Instagram Live in inglese. 8 maggio 2020

Fotografia di Sara Costa

Durante i giorni della quarantena, dopo aver organizzato due sessioni di instagram dal vivo in spagnolo, Marcela Grassi ha avuto l’iniziativa di organizzare una nuova sessione live in inglese l’8 maggio, per poter comunicare e star vicina anche al suo pubblico che non parla spagnolo, uno dei principali obiettivi di questi colloqui dal vivo durante i giorni di chiusura.

La comunità di partecipanti che ha visto il live comprendeva giornalisti specializzati in design ed architettura, architetti, industrial dsigner, interior designer, fotografi, light designer, stilisti, studenti e anche rappresentanti dell’AFPE (Associazione dei fotografi professionisti della Spagna) di cui Marcela è parte, seguendola da città come New York, Chicago, Mosca, Atene, Dubai o Istanbul.

Nei giorni precedenti al live, Marcela ha ricevuto diverse domande dai partecipanti, cui ha dato risposta all’inizio: l’attrezzatura e la tecnica che usa nel suo lavoro; il suo punto di vista sul business della fotografia; come stava affrontando il lock down, ed anche aneddoti divertenti trascorsi nei 13 anni di lavoro come fotografa.

Puoi guardare l’intera sessione facendo clic su questo video:

For about an hour, Marcela answered a series of interesting questions asked by participants on different fields, adviced on the material to be used in photo shoots, on the technique to be used when photographing a space, the value and importance of light, the cost criteria used to quote a photo session, or the authors who inspired her.

Il primo argomento trattato é stato la sua attrezzatura: Marcela ha elencato tutti i diversi dispositivi che possiede e quale uso ne fa nelle diverse occasioni.

Essendo una Canon Professional Member, praticamente tutta la sua attrezzatura é di Canon.

Come macchina fotografica ha una Canon Pro 5D MARK IV full frame

Usa diversi tipi di obiettivi:
Tilt Shift di Canon:

  • Un TS17mm, ottimo per esterni e quando l’immagine richiede un punto di vista più alto. Utilizza anche un treppiede Vanguard di 190 cm ed un polarizzatore Benro specifico per questo obiettivo.
  • Un TS24mm, adatta agli interni, più precisa e con una messa a fuoco nitida.

Obiettivi fissi:
– Un Canon 50mm 2,8, ottimo per concentrarsi sui dettagli.

Obiettivi Zoom:
– Un 17-40mm di Canon, utilizzato per esterni e per sparare a mano, senza il treppiede. Adatto anche per dettagli a media distanza. Per gli esterni, Marcela ha anche un polarizzatore, che consente di migliorare la qualità dell’immagine scattata.
– Un 24-105 mm di Canon, molto versatile, adatto per scattare ritratti di persone, permette di cambiare il punto di vista frequentemente e velocemente. Tuttavia, questo obiettivo non è abbastanza preciso per la fotografia di architettura.
– Un 70-300 mm di Tamron, ottimo per scattare immagini di dettagli delle facciate, ed anche per catturare il contesto dell’edificio da lontano.

Marcela utilizza due flash di Canon per i servizi fotografici in interni.

Dopo aver parlato dell’attrezzatura, l’audience ha chiesto a Marcela di raccontare aneddoti divertenti trascorsi nei suoi anni da fotografa, ed ha risposto di averne proprio tanti!
Per esempio, solo due giorni prima della sessione live, è tornata a fare foto dopo il pesante lockdown, ed é stata punta da un calabrone. 🙂

Quando le è stato chiesto il modo di avvicinarsi a nuovi clienti potenziali, Marcela ha raccontato della sua formazione in architettura, grazie alla quale ha avuto diversi contatti nel settore, come vecchi compagni di studi che hanno aperto i loro studi di architettura ed ex insegnanti dell’università, che sono diventati i suoi primi clienti.

Per avvicinarsi ai nuovi clienti potenziali, Marcela ha consigliato di incontrarli preferibilmente di persona, in modo da poter spiegare il modo in cui lavora, il suo punto di vista personale, ed eventualmente avere l’opportunità di fotografare il cliente.

Fiere ed eventi commerciali sono anche un buon momento per iniziare una conversazione con un futuro cliente. È sempre consigliabile contattare la persona in anticipo via email, presentandosi e cercando di organizzare una breve riunione informale durante l’evento.

Inoltre, gli architetti sono generalmente invitati a tenere conferenze, e questo é un altro buon momento per incontrarli: seguire la conferenza e, al suo termine, presentarsi brevemente e cercare di organizzare una visita allo studio.

Essere consigliati da clienti esistenti o da persone di prestigio nel settore, può essere di grande aiuto come biglietto da visita.

Un’altra possibilità di contattare un architetto che ti interessa, é fotografare un suo lavoro, in modo da potergli mostrare il tuo punto di vista personale sul suo progetto. Questo può anche servire quando ci si vuole avvicinare ad un marchio di design, per far vedere la tua interpretazione dei suoi mobili ed oggetti.

Successivamente, Marcela ha parlato del suo punto di vista sulla fotografia, un argomento che le è stato chiesto da diversi partecipanti. Ha spiegato che è nata in Argentina ed all’età di 8 anni si è trasferita in Italia dove, oltre agli studi di architettura, ha anche studiato Arte. Prima di trasferirsi definitivamente a Barcellona, Marcela aveva trascorso un anno in città, grazie al programma Erasmus. Il punto di vista e il modo di pensare l’architettura sono sempre stati presenti nella sua vita, e questo aiuta a strutturare la sua mente: quando arriva in un nuovo spazio, inizia immediatamente a scomporlo in prospetti e sezioni, come fanno tutti gli architetti.

Marcela sogna molto spesso architetture e progetta costruzioni immaginarie.

Come ricordo dei suoi tempi vissuti in Argentina le sono rimasti i cieli blu e l’uso dei colori vivaci, tipico di tutto il Sud America. Questo é uno dei motivi per i quali creare contrasti di colore elevati é parte del suo stile.

Il fatto di aver studiato arte al liceo ed aver vissuto in un paese come l’Italia, dove l’arte può essere vista e vissuta in ogni angolo, ha contribuito a stimolare una sensibilità speciale per la bellezza: Marcela cerca sempre di estrarla dagli spazi, e mostrarla al suo pubblico.

In seguito ha citato Gabriele Basilico, fotografo di riferimento per molti professionisti, unico nel suo modo di vedere la città e catturarne il contesto.

Jordi Bernadó, con cui ha parlato varie volte in persona, è un’altro fotografo di riferimento per lei, e sin dai primi momenti l’ha incoraggiata a dedicarsi professionalmente alla fotografia di architettura.

Per quanto riguarda altri aneddoti, Marcela si é ricordata di uno mentre stava fotografando la Scuola Univers a Barcellona, ​​di ONL Architects. Quando riprende un edificio, Marcela spesso trascorre una giornata intera di sessione, per esplorare qual è il miglior momento della luce in ogni spazio. Quindi era lì di notte, nell’ora blu (un momento magico che consente di controllare cosa mostrare e cosa nascondere, o anche evidenziare alcuni elementi), insieme ad un membro dello studio di architettura, Matthieu, presente nella sessione per aiutarla. Per accendere e spegnere luci, dovevano accedere alla cucina, ma senza sapere che c’era un allarme collegato, che ha iniziato a suonare molto forte, e facendo arrivare in pochi minuti la polizia e perfino un elicottero alla scuola!
Con grande imbarazzo, Marcela e Matthieu spiegarono che erano lí per scattare foto della Scuola, con il permesso della Direzione.

Successivamente, il pubblico ha chiesto quale tipo di contratto utilizza. Ha spiegato di essere membro dell’AFPE (Associazione di Fotografi Professionisti Spagnoli) ed ha ammesso che non c’è molta precisione a riguardo deicontratti di fotografia di architettura, a differenza della fotografia di matrimoni o di pubblicità. Ha consigliato di avere una conferma scritta da parte del cliente ed anche, se possibile, di ottenere il preventivo firmato. Per esempio, la clausola dei diritti d’autore é difficile da spiegare, specialmente nell’era di Internet.

La domanda successiva riguardava la possibilità di pubblicare servizi fotografici nella stampa. Ancora una volta, con l’arrivo di Internet, Marcela ha spiegato che il settore ha subito molti cambiamenti e le case editrici hanno sempre meno budget. A meno che non si abbia un progetto molto interessante, le possibilità di pubblicazione sono basse, ma avere buoni contatti nel settore è sempre molto importante. È anche utile tenere seguire i giornalisti che lavorano nelle diverse pubblicazioni e cercare di contattarli personalmente via email o telefono.

Ha anche espresso quanto le è mancato viaggiare ed ha condiviso le sue prossime location da fotografare, una volta che sia permesso riprendere a viaggiare: Londra, Ibiza, Italia e Francia.

Mettendo in evidenza la grandezza e precisione dell’architettura contemporanea svizzera, la fotografa ha condiviso il suo amore e la sua ammirazione per questo paese, indicando Basilea come una città in cui non le dispiacerebbe affatto vivere.

Marcela ha concluso il live spiegando quanto le piace essere coinvolta nel processo di un servizio fotografico. Ad esempio, se un edificio è in costruzione, salterà immediatamente su qualsiasi impalcatura per ottener la migliore fotografia, o addirittura spostarla dove sia necessario.

Ha anche parlato delle due opzioni quando si é in un servizio fotografico:
una é essere da soli, avere l’opportunità di meditare, dialogare con l’edificio ed ascoltarlo, e l’altra é trascorrere la sessione con il cliente, interagire con lui e progettare insieme la visione che si vuole degli spazi.

Nei servizi fotografici si verificano spesso situazioni che richiedono una reazione rapida. Marcela ne ha ricordato uno particolarmente complicato e divertente: quando stava fotografando le nuove collezioni di BD Barcelona Design, si trovó ad affrontare un problema di eccesso di luce proveniente dal patio, che risolse disponendo insieme al cliente diversi tessuti d’imballaggio su una struttura, in modo da filtrare la luce.

A causa del momento difficile che tutti stiamo attraversando, Marcela ha fortemente consigliato di fomentare tutte le possibili connessioni, sia personali che professionali, di condividere le preoccupazioni ma anche le motivazioni, in modo di non sentirsi soli in momenti così duri.


Interviste e Conferenze

MaMagazine. ‘Marcela Grassi, retratista de los espacios que habitamos’

Picture by Sara Costa

Interior Contraportada. ‘Marcela Grassi, la fotógrafa de arquitectura con más trascendencia en el sector’

Picture by Quim Roser

Metalocus. ‘Marcela Grassi. Serie Fotógrafas de Arquitectura en España.’


Interior Contraportada. ‘Arquitectura y Luz’ en BB Construmat.

CEIP Ruidoms, ONL Arquitectura.
Picture by Marcela Grassi.

El periódico de Catalunya. ‘Marcela Grassi: Necesitamos saber las cosas que sí van bien’

Picture by Ricard Cugat